1. I PROTAGONISTI
--
I distributori sono il deux ex machina del sistema fumetto-italia.
I fumetti arrivano nelle librerie
attraverso la catena dei distributori, che altro non sono che quelli che
riforniscono settimanalmente le fumetterie di tutte le novità in
uscita. Ed ovviamente gli arretrati.
In Italia la distribuzione per le fumetterie è rappresentata da quattro canali principali:
|
roba da mettersi le mani ai capelli |
-
Alastor Distribuzione di Frattamaggiore (NA) che detiene l’esclusiva di RW/Lion, 001, Hazard, Bao, Goen, Nonarte, la defunta Planeta, Bottero, Black Velvet, Double Shot, Saldapress, Coniglio Editore.
-
Star Shop Distribuzione di Perugia che detiene l’esclusiva di Star Edizioni.
-
Pan Distribuzione di Modena che detiene l’esclusiva di Panini, Eura, Bonelli Arretrati.
-
Messaggerie esclusivo per GP, D/Visual, Edizioni BD, J-Pop, Coconino, Fandango, Tunuè, Comma22, Pavesio.
Questo fornitore, finora specializzato nella distribuzione di varia (librerie tradizionali, non specializzate), nel cui ambito garantisce vantaggi come il diritto di reso e pagamenti fino a 120 giorni, per il mondo del fumetto rappresenta un'entità relativamente nuova; il suo ingresso nel circuito delle librerie specializzate in fumetti avrebbe potuto dare uno scossone agli equilibri finora conosciuti. In realtà, allo stato delle cose, sembra essersi accodato al modus operandi dei distributori di fumetto tradizionali (conto assoluto e fatturazione con brevi scadenze).
Di contorno esistono altri due distributori, altrettanto
importanti, che permettono a una fumetterie di media grandezza di avere
non solo fumetti, ma soprattutto action figures, gadget, dvd di anime, film e serie TV: tutto ma proprio tutto:
-
Terminal Video che distribuisce in particolar modo DVD (Yamato, Dynit, 20Th Century, Universal, ecc.) fumetti targati Dynit, Flashbook, Glitterimg, Kappa edizioni.
-
Cosmic Comics specializzato nel fumetto in lingua originale e merchadising da tutto il mondo.
Tutti i tre distributori principali di lungo corso (Star, Alastor, Pan), tramite accordi reciproci,
oltre alle proprie esclusive hanno in catalogo anche tutte le altre case
editrici, sebbene oggetto di esclusiva del distributore concorrente. A questa tradizione, che ha permesso l'esistenza di microfumetterie affiliate a un unico distributore, si è opposta Messaggerie, che entrando nel mercato fumettistico ha deciso di far valere in toto i propri diritti di esclusivista.
2. COMPARSE O PRIMEDONNE?
--
Capita spesso di leggere interviste a
disegnatori, sceneggiatori, editori, amministratori delegati e mi fermo
qui, ma la lista sarebbe ancora lunga; raramente a
librai: eppure è una
figura professionale indispensabile come le altre, collocata alla fine
del percorso distributivo del medium fumetto.
Il librario è il "povero Cristo" che deve valorizzare al meglio il prodotto, non fare
semplici vetrine dove esporre alla rinfusa titoli vari, ma dividerli
per settori (americani, europei, giapponesi e merchadising) o per
tematiche come la guerra, lo sport, il cinema, politica; ma sopratutto, oggi, avere un blog informativo, con recensioni, calendari, interviste, approfondimenti culturali con accesso a facebook e altro.
Saranno oltremodo utili all'umile libraio database
e software gestionali all’altezza per gestire ordini, vendite e prenotazioni, con la possibilità di accedere al web per ricevere o
inviare informazioni legate al rifornimento di arretrati e novità.
Inoltre, importante è la conoscenza del pubblico che quotidianamente
entra e chiede informazioni su questa o quella uscita, o semplici -
neanche tanto - informazioni relative ai contenuti di un volume o
all’uscita della prossima ristampa annunciata da secoli.
In poche parole intuire cosa consigliare e cosa evitare per un
particolare cliente più sensibile a certe tematiche e indifferente ad
altre: un invito alla lettura fatto alla persona sbagliata potrebbe
risvegliare vecchi pregiudizi nei riguardi della cenerentola della
cultura italiana.
Il libraio deve anche relazionarsi con i propri distributori. Una
fumetterie di medie dimensioni ne ha almeno dieci (ai magnifici 4+2 si possono via via aggiungere: conti vendita con piccoli editori, vari grossisti locali o nazionali, agenzie di promozione libraria, ecc.). E, forse, non tutti
sanno che le
librerie specializzate in fumetto, a differenza delle librerie di varia come Fnac o Feltrinelli o al limite le edicole,
non hanno diritto di reso
tranne che per pochi titoli di varia; di conseguenza il rischio e le
capacità del libraio, ma anche il suo portafoglio, vengono messe a dura prova di fronte a un mercato,
ormai, arrivato alla saturazione.
Questo spiega perché la maggior parte delle librerie di fumetto, in questo momento, sono in crisi o al tracollo,
le bolle vanno pagate entro 30 giorni, unico caso in Italia (ma quando mai nel commercio esistono scadenze così ravvicinate?). L’investimento finanziario è notevole e se non
c’è una risposta immediata da parte dei lettori a fine mese i distributori ti bloccano gli arrivi.
Appoggiarsi a un unico distributore, ovviamente, non permette quella (seppur minima) libertà di
movimento che ti garantisce, invece, la possibilità di avere più
referenti con cui destreggiarsi tra sconti diversi e diverse modalità di pagamento, magari cercando di mercanteggiare condizioni migliori; ma su questo versante i margini sono strettissimi per tutti i distributori. E scordatevi
Panini: trattare con i modenesi di sconti è come parlare con un muro di gomma; e la
new entry Messaggerie, dove peraltro non è neppure facile trovare un referente fisso con cui stabilire una trattativa, non è da meno.
Per stare sul mercato in maniera dignitosa (anche dal punto di vista degli utili) la fumetteria deve
strutturarsi in una realtà complessa in cui la gestione delle vendite non può
essere l’unico impegno: all’inizio
l’obiettivo principale sarà farsi conoscere, conquistare la fiducia del
cliente e arrivare a fine mese con il sorriso sulle labbra. Spesso si è allo
stesso tempo editori, librai e pubblicitari. Solo dalle risorse
economiche derivanti da tutte queste attività e dalla professionalità con cui si conducono (la passione non è sufficiente) ci si può permettere di creare
(e il caso di dirlo visto in che condizioni si trova oggi l’editoria
italiana), una piccola realtà come una fumetteria o una casa editrice, o
entrambe le cose se il miracolo è ben strutturato.
In pratica se volete arricchirvi lasciate perdere il fumetto,
almeno in Italia, a meno che non sia un secondo lavoro stimolato più
dalla passione che dall’esigenza di portare a casa uno stipendio.
Non scriviamo questo per togliere ogni speranza ad aspiranti librai, ma
per dare un punto di vista il più obiettivo possibile. Se volete lavorare anche dieci ore al giorno dal lunedì al sabato,
litigare con mogli e fidanzate, sacrificando le vostre domeniche nel mese di dicembre dovendo trattare
con distributori, collezionisti incalliti, corrieri ritardatari e case
editrici fantasma benvenuti nel mondo dei Comics.
3. CATALOGHI ED ORDINI
--
I principali distributori citati pubblicano un catalogo mensile, che informa sulle
uscite con un anticipo di circa due
mesi. Strumenti fondamentali per i librai che leggendo le schede di
presentazione possono farsi un’idea sui contenuti dei nuovi titoli
proposti. Troppi? beh, tenete presente che i cataloghi si ignorano
reciprocamente, per cui il libraio dovrà
sfogliarseli tutti per avere una visione globale di ciò che uscirà da
lì a qualche mese. La stessa cosa dovranno fare i lettori, anche se
oggi, grazie a internet, determinate informazioni si possono avere molto
più facilmente. Peccato che spesso le date annunciate sui vari siti
delle
case editrici raramente hanno un riscontro reale. Per cui spesso le
librerie vengono inondate da lettori ansiosi di leggere un titolo
annunciato in uscita già da tempo. Proviamo ad analizzare uno a uno gli strumenti messi a disposizione dai vari
distributori:
- Pan Distribuzioni: il più organizzato, da un punto di vista logistico,
che vanta un sito
commerciale estremamente veloce e semplice nell’utilizzo, che permette
in tempo reale, di controllare i propri ordini in sospeso o parcheggiati
in magazzino pronti per la partenza. Inoltre si ha a disposizione un
referente telefonico, sempre preparato e cordiale. Il catalogo, con le proprie esclusive, distribuito in fumetteria è l'Anteprima, di grande formato, brossurato, con di articoli relativi a cosplay e manifestazioni varie; ospita anche Star Comics, con cui, ormai da diverso tempo, ha un pacifico rapporto commerciale e distribuitvo.
-
Alastor: il più isolato e arretrato, sia dal punto di vista logistico che geografico, (e se vi sembra un problema marginale, fatevi spedire qualcosa giovedì per venrdì e ve ne renderete subito conto) ,
che vanta un'esclusiva per case editrici molto originali e attente ai propri contenuti culturale , anche se -
nota dolente - continua a non avere un sito all’altezza, anzi lavorare con esso è impossibile. Si
dispone anche qui di
un referente telefonico, forse ne servirebbero di più (comprese delle
segretarie all'altezza del proprio ruolo), che si fa in quattro per
venire incontro alle
esigenze legate a ordini in sospeso o titoli in ristampa. La scontistica è interessante, per nulla legata a sterili gabbie commerciali, ma ha un rapporto umano basato su fiducia e rispetto. Il catalogo, con le proprie esclusive, distribuito in fumetteria e il Mega, di medio formato, brossurato, con articoli relativi a classifiche di vendita e interviste, anche a noi librai con piccole analisi su manifestazioni varie.
-
Star Shop Distribuzione: il sito, di buona qualità (estremamente trasparente per
qualsiasi informazione al cliente), permette di accedere allo sterminato
catalogo
della prima casa editrice apparsa in Italia negli storici anni '80, (chi non ricorda i suoi albi, ormai oggetto di modernaiato, con le nuove storie dei Fantastici 4 e l'Uomo Ragno) con cui sono riapparsi in Italia personaggi storici come: Lamù, Jojo, Dragon Ball, Mars, One Piece e autrici come le Clamp. Telefonando o mandando e-mail venite subito accolti da referenti preparati e un supporto logistico all'altezza. Con queste caratteristiche, di estrema cordialità e una mentalità imprenditoriale moderna, ma sopratutto elastica, che ben si adatta alle esigenze di piccole come di grandi realtà commerciali, è il
distributore di fumetterie più diffuso in Italia. Consigliato a tutti coloro che vogliono iniziare.
- Messaggerie: Distributore potente e di antica tradizione nel circuito generalista, ma entrato da poco sul mercato delle librerie specializzate (leggi fumetterie). Il catalogo Premiere con le proprie esclusive è in distribuzione gratuita. Il sito ovviamente è stato pensato per ordinare nel mare magnum dell'editoria, ma per le fumetterie è stato ricavato uno spazio minore e ristretto dal quale si possono ordinare solo editori di stretta osservanza fumettistica. Per le librerie esistono da sempre agenti disponibili e preparati, pronti a raccogliere ordini e a concedere sconti ed agevolazioni, trattare i resi, fare da supporto alle esigenze del libraio. Per le fumetterie nulla di tutto questo: niente agenti, sconti fissi e non particolarmente alti e soprattutto niente resi. E' tuttavia un contatto indispensabile per poter ottenere i titoli Gp e le altre esclusive.
4. ESAURITI E ESAURIMENTI
--
Un annoso problema è la mancanza di una tempestiva comunicazione se un titolo (o meglio un
numero) è esaurito, se partiranno - se esaurito - delle ristampe, se le
ristampe manteranno o no la stessa impostazione grafica.
Questo è un problema che le librerie e i lettori devono affrontare,
lettori che nella veste di collezionisti si preoccupano molto di
ritrovarsi con una serie rovinata da cambiamenti di spessore o formato.
Questioni non marginali che condizionano anche le quantità che un
libraio deve riordinare e in ultima analisi il successo di un
determinato titolo.
Spesso un titolo va in esaurimento a causa di una tiratura iniziale troppo bassa, che limita al minimo i rischi per l’editore, ma arricchisce il portafogli di molti mercanti
pronti a raddoppiare i prezzi di copertina dei numeri esauriti. Un
fattore che danneggia, sia il libraio onesto, che si ritrova sugli
scaffali molte serie incomplete (senza possibilità di procurarsi i
numeri esauriti) e quasi impossibili da vendere, sia il lettore,
costretto a sborsare cifre astronomiche per avere una serie completa.
Soldi poi tolti all’acquisto di materiale "fresco".
5. L'ARRETRATEZZA DEGLI ARRETRATI
--
Se poi gli arretrati ci sono, in molti casi subentra il problema della tempistica.
Il servizio arretrati spesso ha un ritardo minimo di tre mesi. La ragione
sta nel fatto che le librerie devono accodarsi alle edicole, dovendo
aspettare le rese dalle stesse. Ecco spiegato perché sui numeri
arretrati, i clienti trovano spesso delle etichette con un codice a
barre sulla copertina (che quando si cercherà di staccarlo porterà al
90% via la plastificatura), non si tratta altro che dell’evoluzione
tecnologica del numeretto scritto a penna dagli edicolanti e che serviva
a tenere il conto delle copie arrivate al proprio chiosco.
Per gli arretrati si aggiungono poi i danni legati a fascette o scaffali troppo stretti,
sempre a discapito delle librerie che si ritrovano un assortimento di
arretrati danneggiati che si venderanno con maggiore difficoltà.
Arretrati non in perfette condizioni che i librai devono pagare comunque
come nuovi, con sconti spesso anche più bassi, e i clienti a prezzo pieno. Un po’ come andare in una
concessionaria ed acquistare come nuove automobili con graffi e vetri
scheggiati.
Questo per far capire quanta poca considerazione hanno delle
fumetterie gli editori nostrani, che puntano ancora molto sul
circuito
delle edicole, che spesso, troppo spesso, restituisce la stragrande
maggioranza dei titoli in reso, fregandosene altamente di trattare con rispetto il prodotto, ormai visto come scarto da cui liberarsi al più
presto.
Ma altri ostacoli si presentano nel momento in cui si decide di ordinare gli arretrati
della concorrenza dal proprio distributore di fiducia. Ecco che nascono
i primi problemi legati a ritardi sempre più clamorosi. Le spiegazioni
sono sempre le stesse, la colpa è sempre dell’altro (in realtà tra
Panini e Star vige una mutua collaborazione che, in parte, aggira
l'ostacolo, ma per quanto riguarda Alastor, rimane un distributore un pò
isolato e, comunque, più arretrato da un punto di vista tecnico/logistico). Ogni distributore tende prima a accontentare i propri
clienti principali, le librerie, e solo in seguito gli altri
distributori, che rappresentano, di fatto, la concorrenza, sia a
livello editoriale che di distribuzione.
Gli svantaggi della libreria che si appoggia a un unico distributore (ma ormai con l'entrata in scena di Messaggerie questo non è più possibile, se
non parzialmente) ha proprio come conseguenza principale di non
garantire al meglio il rifornimento di arretrati di quei titoli che
appartengono alla
concorrenza. Questo anche perché, il distributore che riceve l'ordine prima aspetta un cumulo ragionevolmente "sostanzioso" di tutti gli
ordini dei clienti, il cui totale verrà trasmesso al
fornitore di riferimento (che, per inciso, potrebbe essere anche l'editore dei titoli richiesti). Conseguenza: i
tempi raddoppiano, insieme agli errori.
6. EDITAR DISTRIBUENDO
--
Due dei principali distributori della filiera sono anche editori, o viceversa, si potrebbe meglio dire che i due principali editori di fumetti italiani sono anche distributori sul mercato di tutti gli altri editori.
Com'è possibile? nel mondo dei comics tutto è possibile. Come chiunque può immaginare questo editore/distributore potrà fare marketing a suo favore in due modi: il primo è quello di
pianificare vere e proprie invasioni del mercato con uscite a tappeto,
che rendano sempre più difficile la visibilità dei prodotti dei
concorrenti; il secondo è quello di ostacolare la distribuzione di
titoli non suoi. Credo non sia per caso che un distributore come
Panini, che rappresenta anche l'Editore fumettistico con la più ampia fetta di mercato, negli ultimi anni abbia visto assottigliarsi all'osso il parco di piccoli editori disposti a concedersi in esclusiva; i quali sono gradualmente emigrati verso Alastor, e più recentemente verso Messaggerie.
Lasciando da parte il caso di Alastor, la cui stretta contiguità con il nuovo editore RW (licenziatario dei diritti Dc Comics) lo mette almeno per il futuro in una sitazione simile a quella di un distributore/editore, unico distributore puro nel panorama fumettistico rimane Messaggerie. Il quale per aumentare la propria influenza sul mercato deve cercare di ottenere l’esclusiva (vera) di più case editrici possibili, con la possibilità di gestire in prima persona gli sconti da praticare, condizionando
così anche la media dei prezzi di copertina.
Fino ad oggi il vero pericolo è stato una sorta
monopolio di mercato,
realizzatosi tramite pochi distributori organizzatisi di fatto o giocoforza in cartello commerciale: l'assenza di una reale concorrenza non può che creare disagi alla parte bassa della la
filiera produttiva e in particolare al consumatore, che vedrà sempre
più innalzarsi i prezzi di copertina, anche a discapito della qualità.
In fondo la casa editrice e distributrice dei propri prodotti non
potra fare a meno di dire che sono i migliori e cercherà di fare tutto il
possibile perché vengano proposti con la massima visibilità; riuscendoci: visto che
l’editore stesso controlla il canale distributivo
7. IL FUMETTO E' CULTURA
--
In Italia, chi fa fumetto non ha ancora ben capito,
o non vuole capire, che la sopravvivenza di una realtà editoriale così
marginale ed elitaria come la nostra, ha più bisogno di collaborazione e
professionalità di quanto in realtà ce ne sia oggi.
Potrei fare mille esempi di comportamenti scorretti tra addetti ai
lavori, o di case editrici uscite con prodotti, senza neanche avere
chiesto l’autorizzazione necessaria, in barba ai diritti d’autore o di
chi ha lavorato tanto per scrivere e disegnare quel determinato
prodotto.
Il nostro lavoro dovrebbe aiutare a diffondere cultura.
La cultura in una società dovrebbe migliorarne gli individui, a quanto
pare nel mondo del fumetto questo discorso è inversamente proporzionale
al contenuto culturale del prodotto stesso.
Beh, peccato… perché se tutti, ma proprio tutti lavorassero per migliorare il settore,
anche dando una mano ai nuovi arrivati su una serie di punti
fondamentali, legati all’etica che ogni casa editrice o distributore
dovrebbe avere nei confronti dei propri autori, e dei propri clienti
(siano essi le fumetterie, le edicole, le biblioteche o i semplici
lettori), forse molti episodi di dubbio gusto non accadrebbero: uno fra
tutti l’assoluta mancanza di collaborazione tra le due riviste di
informazione più rappresentative Mega e Anteprima, che si ignorano totalmente.
Riviste che dovrebbero essere di informazione e che invece rivelano
un’anima solamente promozionale, ignorando l’altra metà del mercato
rappresentato dalla concorrenza. Peccato! E chi ci va di mezzo? Il
consumatore, che avrebbe bisogno di guide più obiettive di ciò che
arriva sugli scaffali, e non proclami del tipo il mio è migliore del
suo.
Non tutti i librai sono dei santi, ma quelli che
svolgono bene il proprio lavoro ci sono e dovrebbero essere tenuti
maggiormente in considerazione dalle case editrici, visto che sono in
prima linea e a stretto contatto con i lettori.
Spesso sottovalutati e maltrattati, rappresentano l’unica speranza alla sopravvivenza del fumetto in Italia.