martedì 28 aprile 2015

Uber

Sturiellet presenta
UBER - n° 1 Le loro battaglie, di Kieron Gillen & Caanan White.
Editore: PANINI COMICS, € 15,00,
Friedrich Wilhelm Nietzshe (molto prima di Alan Moore e Stan Lee) teorizzava "l'ubermensch", che nella nostra lingua è tradotto più propriamente l'oltreuomo, piuttosto che superuomo. Una filosofia complessa e più volte soggetta ad equivoci, che metteva in campo una concezione che suggeriva come la forza di volontà umana impegnandosi a trascendere i concetti di moralità e religione comune, per ascendere a un'evoluzione interiore, avesse come obiettivo finale il raggiungimento di stato divino; teorie che, ulteriormente semplificate e banalizzate, l'arte pop dell'intrattenimento, ancora oggi, non risparmia per produrre pellicole cinematografiche di grande successo. 

Uber riprende i fili della storia, così come la conosciamo, partendo dalla quasi disfatta del Terzo Reich, nel lontano 1945. Il regime tenta di giocarsi l'ultima carta con il progetto "ubermensch": cinque prototipi di superuomini (e superdonne), cinque semi-dei pronti a dare nuova linfa all'inferno sognato da Hitler, di fronte a una Berlino sacrificata alla sua follia. Ma la morte è una mercanzia che non ha bisogno di persuasione, per diffondersi, e, in men che non si dica, grazie al controspionaggio, anche gli inglesi vengono in possesso della tecnologia utile alla creazione dei superuomini.


Gillen gioca con la storia, lo fa divertendosi e facendo divertire il lettore, utilizzando i reali protagonisti dello scacchiere bellico del 1945, per scolpire delle grottesche caricature impastate di cinismo e follia. I disegni non brillano per originalità e accuratezza, rimanendo nello standard qualitativo dell'Avatar, diventata un'affermata casa editrice americana per prodotti come Crossed, Stitched e Gravel
Nel complesso Uber ben si colloca nel filone supereroistico, strizzando l'occhio ai lettori, che amano il genere, che, nello sfogliare questo albo, potranno meglio comprendere da dov'è nato il primo super-eroe americano: un'origine che ha molto in comune con il primo uomo sulla luna. 

giovedì 23 aprile 2015

Fumetti: le novità del 22 aprile

La vetrina kinèmato-gràfica
I video di Pippo Sballato sono un po' come la vetrina del negozio di via Di Nanni (curata invece molto amorevolmente da Naso Peloso) in cui finiscono le novità che ogni mercoledì arrivano a Sturiellet. Cliccate per vedere.




Ma anche oggi gli scaffali del negozio si arricchiscono di due novità di non poco conto:
Il colore dell'aria di Enki Bilal e un nuovo volume della saga di Blueberry (La lunga Marcia) che Alessandro Editore piano piano va completando per la sua edizione italiana.









lunedì 20 aprile 2015

Novità del 20 aprile.

La distribuzione spuntata.
E' ufficiale Macchia Nera e Gamba di Legno, in quel di Romics, hanno trafugato un bancale di Sandman Deluxe # 2: i due malfattori hanno barattato le copie del fumetto con la Fontana di Trevi, quasi subito rivenduta a uno sprovveduto turista inglese (un certo Neil Gaiman). I carabinieri stanno indagando, ma ancora non hanno capito se Sandman è il cattivo dell'Uomo Ragno o un nuovo super-eroe britannico.
Per maggiori dettagli in cronaca cliccate qui.

Per conoscere le novità arrivate oggi, invece, cliccate sul video.




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mercoledì 15 aprile 2015

Fumetti: le novità del 15 aprile.

L'istituto Luce de noartri.
Pippo Sballato ci presenta le novità arrivate oggi in fumetteria



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martedì 14 aprile 2015

Edicola Sturiellet.

Qualche nuovo cinearrivo.
C'è chi ancora cerca i fumetti in edicola e non sa a quale santo votarsi.
Ecco cosa scrive l'immarcescibile Ortolani sulla sua pag. facebook:



Venerdì vado in edicola a cercare il numero 50 di KEN PARKER. L'edicolante mi mostra il 49. Strano, visto che a lui...
Posted by Leo Ortolani Official and Gentleman on Lunedì 13 aprile 2015



Il buon Leo (che questa settimana sarà a Torino Comics) forse non sa che pur con qualche mese di ritardo, grazie all'opera indefessa della Magic, le produzioni Mondadori arrivano anche in fumetteria, e generalmente per restarci (non una toccata e fuga come dai nostri cugini superdotati di diritti alle rese).

Poi, se il fumettaro si sbatte un po', qualcosina di ciò che gira in esclusiva nelle edicole allegata al giornale di turno non è detto che per far felici gli amati clienti non si possa far arrivare.

E sempre questione di sapere a quale santo da edicola votarsi.







venerdì 10 aprile 2015

Nuovi arrivi del 10 aprile 2014

Potevamo offrirvi effetti speciali...
...ma poi è arrivato (tardissimo) il corriere Bartolo con le scatole ben squadernate del distributore Alastor. E voliamo sul cavallo alato.



giovedì 9 aprile 2015

Novità del 9 aprile 2015.


Pippo non fa testo.
Oggi durante il lavoro dedicato agli abbonamenti Pippo Sballato è caduto dalla scaletta con cui si aiuta a raggiungere le caselle più alte. Deve aver battuto duramente, e pare che abbia perso la proprietà del linguaggio e la capacità di scrivere. In compenso, come Atena dal cervello di Zeus, gli è uscito dalla testa un filmato con rappresentate tutte le uscite arrivate in giornata.
Il conte l'ha raccolto dal pavimento e lo ha messo a disposizione del blog.
Chissà che non sia meglio cosi...

Le novità:


mercoledì 8 aprile 2015

Sex in condotta...

Sex criminals. 
Naso Peloso e Pippo Sballato presentano i consigli del condominio:

BAO Publishing's Sex Criminals; serie di Matt Fraction e Chip Zdarsky, pubblicata negli States dall'Image.

Ci è sempre piaciuto pensare che quando Stan Lee creò gli X-men, prese il volo da una sorta di metafora della pubertà con i suoi improvvisi cambiamenti fisico-psicologici, con le trasformazioni ormonali che ben conosciamo e la scoperta delle gioie e i dolori legati al sesso. Nel caso dei mutanti ad apparire non erano semplici brufoli o seni più sviluppati, ma super-poteri molto variegati: dalle ali ai raggi che scaturivano dagli occhi fino a capacità telecinetiche.

In Sexcrimes la metafora di cui sopra, superata, ormai, per i smaliziati lettori delle nuove generazioni, viene rinnovata raccontando il sesso stesso come un super potere: è l'orgasmo che, causando la "quiete", una sorta di tempo di mezzo dove il resto del mondo rimane immobile, come in pausa, permette al superdotato il libero 
dispiego della propria volontà di potenza (traducibile nell'accesso a banche, sexy-shop, portafogli, automobili e tutto quello che possa desiderare). Ma se al centro del racconto vi è l'incontro di  due rappresentanti di sesso opposto con lo stesso identico "potere orgasmico" e con personalità e vissuti complicati e decisamente nerd, a cui si contrappongono enigmatici superpoliziotti altrettanto bizzarri, è lecito aspettarsi che la storia prenda una piega del tutto nuova, le cui sorprese vi verranno svelate comprando i prossimi numeri del fumetto.

Fraction, come suo solito, rivela uno stile narrativo del tutto nuovo, ironico, dove le vignette vengono, addirittura, sostituite dallo schermo di uno smarthphone e i dialoghi sono scanditi da WhatsApp e, in altri casi, da post-it appiccicati sulle facce dei protagonisti. Un omaggio ai nuovi modi di comunicare e alla contemporaneità. 



Il disegno di Zdarsky è patinato, saturo di colori elettronici, quasi a riprendere le faccine e le icone animate in uso nei messaggi trasmessi sui social. E l'apice cromatico è raggiunto ovviamente dagli "arcobaleni orgasmici" nel momento in cui, i nostri protagonisti, raggiungono la "quiete". Insomma un prodotto concepito e scritto anche per nuove generazioni di lettori; sfacciato e ironico nel trattare con grazia e leggerezza gli argomenti tabù del sesso (ma è ancora così?). 

Unico difetto che si potrebbe riscontrare è il formato ridotto delle tavole a discapito del lettering che, in alcuni casi, può mettere a dura prova la vista. Ma, forse, nel nostro caso, per noi quarantacinquenni ragazzi del condominio, è solo il risultato di un eccessivo uso dell'autoerotismo nell'andata gioventù: che ai nostri tempi si soleva dire rendesse ciechi.

Bravi i tipi della BAO Publishing e sempre sulla cresta dell'onda la Image che mai come ora si distingue per ricercatezza e originalità. 

martedì 7 aprile 2015

'68

Quando non c'è più posto all'inferno.
Sturiellet Naso Peloso e Pippo Sballato presentano la "non recensione" del condominio di '68 di Mark Kidwell. Disegnato da Nat Jones, edito da Saldapress.

Secondo alcune interpretazioni gli zombie sono nati come metafora della società dei consumi che ha trasformato l'uomo in un essere programmato per lavorare, consumare e omologarsi al branco; un parassita "liberal-democratico" che si insinua nel cervello, fin dalla tenera età, trasformando l'individuo in un automa di carne, livellando completamente le diversità e le preferenze, sopprimendo ogni germe creativo con un unico obiettivo: consumare.

Di fronte al genere, però, le varianti sono infinite. L'opera di Kidwell  ci offre una rilettura in chiave horror del contesto politico e sociale degli ani '60 (emancipazione femminile, libertà di pensiero e sessuale, nessun ostacolo all'uso di droghe viste come stimolo a una maggiore consapevolezza dell'essere); e in particolare una rilettura horror dell'infernale e dissoluta guerra in Vietnam. 
Una guerra nata per interessi economici, a cui i soldati americani partecipano (subendo la prima vera sconfitta politica e ideologica) ubbidendo a ordini insensati in mezzo all'inferno verde del Vietman; contro un nemico, il vietcong, del tutto alieno, in un ambiente dove le nuove tecnologie belliche ben poco possono fare; e trovandosi contro anche i civili, compresi i bambini, disposti a sacrificarsi facendo da kamikaze contro soldati e blindati. 

Ma la vera domanda del fumetto è: «chi sono i veri mostri in questo inferno?» 
Ci sono i vivi che si uccidono in maniera insensata, in nome dell'equilibrio economico che sostiene il consumismo. E ci sono gli zombie, fantocci in decomposizione che non fanno altro che seguire il proprio istinto primario di sopravvivenza cercando qualcosa da mangiare.
La morte è democratica come il virus che trasforma i morti in zombie; il risultato è un esercito di cadaveri vietcong e americani, indistinti, a formare uno sterminato "branco", un popolo della decomposizione senza bandiere, frontiere e ideologie (come se le parole cantate da John Lennon in "Imagine" si fossero avverate, reinterpretate da Satana in persona). Un'unità nel nome dall'unico bisogno primario di cibarsi degli ultimi sopravvissuti appartenenti a entrambe le fazioni che, finalmente, si uniscono in una disperata resistenza in mezzo alla foresta.


E nel resto del pianeta? L'infezione dilaga, le manifestazioni di pacifisti contro la protezione civile si trasformano in massacri tra non-morti e vivi; anche in questo caso non ci sono più differenze ideologiche: figli dei fiori e soldati si uniscono, in piazza, per affrontare un branco putrescente di morti-viventi con il fiore tra i capelli o l'uniforme dell'esercito insanguinata. 

Disegno volutamente sporco e poco definito, molto legato alle atmosfere del fumetto pulp horror, dove la resa delle anteriori e del sangue è tutto. Colorazione semplice senza particolare effetti di natura elettronica, predominio dei verdi scuri e del rosso sangue, che danno, al lettore, la giusta sensazione di un'afosa e soffocante foresta infestata da maleodoranti non-morti.
L'acquisto del volume è giustificato, anche solo, per le due storie brevi che chiudono l'albo; due piccoli gioielli di sintesi narrativa e grafica che, da sole, sintetizzano l'obiettivo della serie.

Image in ottima forma e Saldapress sempre pronta a proporre, in Italia, il meglio dell'horror a fumetti dando nuova linfa a un genere che non vuole "morire".
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