| ||
UBER - n° 1 Le loro battaglie, di Kieron Gillen & Caanan White.
Editore: PANINI COMICS, € 15,00,
Friedrich Wilhelm Nietzshe (molto prima di Alan Moore e Stan Lee) teorizzava "l'ubermensch", che nella nostra lingua è tradotto più propriamente l'oltreuomo, piuttosto che superuomo. Una filosofia complessa e più volte soggetta ad equivoci, che metteva in campo una concezione che suggeriva come la forza di volontà umana impegnandosi a trascendere i concetti di moralità e religione comune, per ascendere a un'evoluzione interiore, avesse come obiettivo finale il raggiungimento di stato divino; teorie che, ulteriormente semplificate e banalizzate, l'arte pop dell'intrattenimento, ancora oggi, non risparmia per produrre pellicole cinematografiche di grande successo.
Uber riprende i fili della storia, così come la conosciamo, partendo dalla quasi disfatta del Terzo Reich, nel lontano 1945. Il regime tenta di giocarsi l'ultima carta con il progetto "ubermensch": cinque prototipi di superuomini (e superdonne), cinque semi-dei pronti a dare nuova linfa all'inferno sognato da Hitler, di fronte a una Berlino sacrificata alla sua follia. Ma la morte è una mercanzia che non ha bisogno di persuasione, per diffondersi, e, in men che non si dica, grazie al controspionaggio, anche gli inglesi vengono in possesso della tecnologia utile alla creazione dei superuomini.
Gillen gioca con la storia, lo fa divertendosi e facendo divertire il lettore, utilizzando i reali protagonisti dello scacchiere bellico del 1945, per scolpire delle grottesche caricature impastate di cinismo e follia. I disegni non brillano per originalità e accuratezza, rimanendo nello standard qualitativo dell'Avatar, diventata un'affermata casa editrice americana per prodotti come Crossed, Stitched e Gravel.
Nel complesso Uber ben si colloca nel filone supereroistico, strizzando l'occhio ai lettori, che amano il genere, che, nello sfogliare questo albo, potranno meglio comprendere da dov'è nato il primo super-eroe americano: un'origine che ha molto in comune con il primo uomo sulla luna.
|
Nessun commento:
Posta un commento