mercoledì 8 aprile 2015

Sex in condotta...

Sex criminals. 
Naso Peloso e Pippo Sballato presentano i consigli del condominio:

BAO Publishing's Sex Criminals; serie di Matt Fraction e Chip Zdarsky, pubblicata negli States dall'Image.

Ci è sempre piaciuto pensare che quando Stan Lee creò gli X-men, prese il volo da una sorta di metafora della pubertà con i suoi improvvisi cambiamenti fisico-psicologici, con le trasformazioni ormonali che ben conosciamo e la scoperta delle gioie e i dolori legati al sesso. Nel caso dei mutanti ad apparire non erano semplici brufoli o seni più sviluppati, ma super-poteri molto variegati: dalle ali ai raggi che scaturivano dagli occhi fino a capacità telecinetiche.

In Sexcrimes la metafora di cui sopra, superata, ormai, per i smaliziati lettori delle nuove generazioni, viene rinnovata raccontando il sesso stesso come un super potere: è l'orgasmo che, causando la "quiete", una sorta di tempo di mezzo dove il resto del mondo rimane immobile, come in pausa, permette al superdotato il libero 
dispiego della propria volontà di potenza (traducibile nell'accesso a banche, sexy-shop, portafogli, automobili e tutto quello che possa desiderare). Ma se al centro del racconto vi è l'incontro di  due rappresentanti di sesso opposto con lo stesso identico "potere orgasmico" e con personalità e vissuti complicati e decisamente nerd, a cui si contrappongono enigmatici superpoliziotti altrettanto bizzarri, è lecito aspettarsi che la storia prenda una piega del tutto nuova, le cui sorprese vi verranno svelate comprando i prossimi numeri del fumetto.

Fraction, come suo solito, rivela uno stile narrativo del tutto nuovo, ironico, dove le vignette vengono, addirittura, sostituite dallo schermo di uno smarthphone e i dialoghi sono scanditi da WhatsApp e, in altri casi, da post-it appiccicati sulle facce dei protagonisti. Un omaggio ai nuovi modi di comunicare e alla contemporaneità. 



Il disegno di Zdarsky è patinato, saturo di colori elettronici, quasi a riprendere le faccine e le icone animate in uso nei messaggi trasmessi sui social. E l'apice cromatico è raggiunto ovviamente dagli "arcobaleni orgasmici" nel momento in cui, i nostri protagonisti, raggiungono la "quiete". Insomma un prodotto concepito e scritto anche per nuove generazioni di lettori; sfacciato e ironico nel trattare con grazia e leggerezza gli argomenti tabù del sesso (ma è ancora così?). 

Unico difetto che si potrebbe riscontrare è il formato ridotto delle tavole a discapito del lettering che, in alcuni casi, può mettere a dura prova la vista. Ma, forse, nel nostro caso, per noi quarantacinquenni ragazzi del condominio, è solo il risultato di un eccessivo uso dell'autoerotismo nell'andata gioventù: che ai nostri tempi si soleva dire rendesse ciechi.

Bravi i tipi della BAO Publishing e sempre sulla cresta dell'onda la Image che mai come ora si distingue per ricercatezza e originalità. 

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