martedì 15 novembre 2011

Scalped

Inferno a Stelle e Strisce

Cos'è successo agli indiani d'America lo sappiamo tutti. L'ha cantato superbamente De Andrè. Ormai lo insegnano anche a scuola; e nessuno tifa più per John Wayne.
Scalped parla di indiani, della loro religione, dei loro spiriti. Ma parla, anche e sopratutto, di uomini, donne e bambini abbandonati per una siringa sporca, di poliziotti corrotti e solitudine. La concreta presenza degli spiriti dà un vantaggio ai protagonisti, rispetto a noi lettori: perchè è possibile che il lettore, a volte, viva in un mondo ancora più schifoso, tuttavia nessuno dal regno dei morti sembra tornare per dargli speranza. I protagonisti vivono, si fa per dire, all'interno di una riserva indiana, e sopravvivono grazie al grande capo Red Crow, figlio di una generazione mutilata dalla democrazia di Washigton, re incontrastato di traffici di droga, prostituzione, contrabbando di armi, gioco d'azzardo e violenza.
Contro di lui, Fbi e Cia mandano all'attacco Dush, il figlio di Gina: una donna che, a suo tempo, ha contrastato il governo e lo stesso Red Crow, denunciando lo schifo con cui venivano sfruttati i pellerossa. Per questo fu uccisa in mezzo al deserto, sgozzata come un vitello. Nessuno conosce la mano dell'assassino: in troppi, tutti la volevano morta. Ma non Red Crow, che a distanza di anni, cerca ancora, in mezzo al fango del suo impero, il killer dell'unica donna che abbia mai amato, seza esito. Lo spirito di Gina, lo perseguita, però, come un rimorso, per tutte le volte che ha dovuto uccidere per conservare il potere. Sarà Dush, il figlio di questa donna ribelle, a conquistare la fiducia del grande capo, diventerà il suo braccio destro, amante, anche, di sua figlia, persa nella droga e nell'odio verso il proprio padre (che la costringerà anche all'aborto). La storia si evolve, cresce, aggiunge particolari, ma sono i fill-in, i veri gioielli della serie, dove i protagonisti, spesso, sono coloro che vivono e muoiono nell'ombra della serie stessa: spacciatori, giovani ribelli che muoiono strafatti e ubriachi, nascondendo la droga sulla propria auto. Amanti incoscenti di una generazione perduta, che scavano nella pattumiera un pensierino d'amore, un anello arruginito o una via di fuga. Fuga che scaturisce spesso nelle anfetamine, una sorta di evasione chimica dall'inferno della riserva.

Scalped, Nazione Indiana, Planeta Deagostini. Scritto da Jason Aaron, Disegnato da R.M.Guera. (Serie in Corso)
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