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L'autore forse più significativo del fumetto italiano che sia emerso nell'ultimo decennio è passato alla cinepresa. Un passo già tentato in Italia, ma con esiti non troppo convincenti, da Sergio Staino (Cavalli si nasce e l'ambizioso Non chiamarmi Omar, su sceneggiatura di FrancescoTullio Altan). Il film del nostro Pacinotti parte bene con buoni riconoscimenti da parte della critica, anche grazie alla sorprendente interpretazione dell'esordiente Gabriele Spinelli, personaggio dalla fisiognomica a dir poco bizzarra; una faccia che buca lo schermo: a ben guardare pare proprio disegnata dallo stile nervoso ed espressivo dell'autore toscano. Alla fine deciderà il botteghino. Ovviamente chi ancora non conoscesse la produzione fumettistica di Gipi alla fumetteria 901 potrà soddisfare ogni sua curiosità. Su Pacinotti, autore di fumetti e di cinema, invece, potete linkare a cura de Lo Spazio Bianco un esaustivo articolo di Elena Orlandi. |
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