lunedì 12 maggio 2014

Assassination classroom.

Sotto a chi nuota.
Boris ha insistito per recensire un manga che gli sta proprio a cuore. Dettava scrivendo direttamente sulla superficie della sua boccia. Roba da matti!:

Assassination Classroom di Yusei
11,5x17,5, B., 184 pp., b/n
Planet Manga

Ecco la conferma di come i giapponesi riescano a fare fumetti di denuncia costruendo delle trame quantomeno originali e, sopratutto, attirando il pubblico più giovane. D'altra parte il tema del bullismo nelle scuole nipponiche, e, sopratutto, quella forma di discriminazione che seleziona gli studenti più brillanti e destinati a una ricca, quanto alienante, carriera manageriale, dagli elementi più mediocri è proprio pane per i loro denti.
I protagonisti di questa storia sono proprio loro, i reietti, gli alunni della terza E ("E" sta per end, fine), frutto della selezione dei peggiori elementi in campo sportivo, culturale, comportamentale e psicologico. Loro saranno destinati a essere seguiti, per i prossimi 12 mesi, da un insegnante di tutto rispetto, un alieno dal corpo tentacolato e dal volto simile alle faccette di facebook. Questo strano essere invulnerabile è responsabile, fra l'altro, della distruzione del 70% della superficie lunare; il suo scopo è di far fare la stessa fine al pianeta Terra a meno che la sua classe non impari a ucciderlo, seguendo le sue dettagliatissime lezioni. Il rapporto tra questo singolare insegnante e i propri alunni scaturirà in esilaranti situazioni dal taglio grottesco e a tratti anche violento, tutto però edulcorato da spiritose battute che contraporrano il maestro ai "brillanti alunni". Insomma, in questo fumetto viene esaudito il desiderio di ogni scolaro di far fuori il proprio odiato insegnante. I governi di tutto il mondo accetteranno questa singolare scommessa, facendo infiltrare all'interno della scuola agenti segreti travestiti da bidelli e collaboratori, nel tentativo disperato di evitare la catastrofe. Dalla mia boccia di pesciolino ancora una volta sono sorpreso dal Giappone e dal suo modo di narrare così vicino ai gusti dei giovani lettori: uno stile unico, alieno e, nello stesso tempo così familiare alla sensibilità delle nuove generazioni. E, speriamo, di vedere da loro la rinascita di un nuovo fermento sullo stile degli ormai lontanissimi anni '80.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...