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Fra tanta caciara nelle uscite supereroistiche, una cosetta interessante da leggere Naso Peloso l'ha trovata:
Batman: Alla Scoperta del Cavaliere Oscuro, Lion Edizioni.
Scritto da Andrew Helfer, disegnato da Tan Eng Huat.
Un'ottima rivisitazione del primo anno (?) del nostro pippistrellone, ma non il classico polpettone drammatico a cui siamo abituati. In questo volume c'è ironia e originalità: un Bruce Wayne, ormai, maggiorenne, deve fare i conti con il fantasma del padre (come il buon Dexter televisivo). Un padre che accusa il suo figliolo di usare la scusa della tragica perdita per fare quello che veramente ama: il vigilantes notturno. «Sprecare la vita in una stupida e infantile vendetta?! che idiozia!!!»
Proprio come Dexter, il nostro Bruce si metterà in mano a un analista, recitando la parte del miliardario confuso, ma alla fine la confusione prenderà il sopravvento e il giovane Cavaliere Oscuro, non sarà più sicuro di chi è veramente: un terrorista, un vigilante di estrema destra o un semplice maniaco in calzamaglia? La storia vede il nostro giovane avventuriero affrontare i quartieri malfamati di Gotham sottovalutando le figure femminili, scambiandole per le classiche vittime che si riveleranno delle emancipate assassine e spacciatrici di droga.
I Gotamiti muoiono abbondantemente, in questa storia in un altro fumetto che parla di un dirottamento aereo da cui sparisce misteriosamente un solo passeggero. Il resto degli sfortunati viaggiatori morirà di uno strano virus; a quanto pare agli sceneggiatori americani l'undici Settembre ha proprio cambiato la vita. Il disegno è dettagliato e attento a sottolineare l'ingenuità di un Batman alle prime armi, sopratutto nell'uso dei gadget, con un'automobile ancora poco definita. Ma in questo senso il tocco finale è il costume ancora molto largo e reso con goffi panneggi; stivali e guanti che sembrano gli accessori di un giardiniere piuttosto che di un vigilantes. Buona lettura sturiellettari!
P.S. In giornata attendiamo le novità Lion della settimana.
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