Ovvero come un perfetto sconosciuto partecipa ad un blog di amici (Sturiellet) con versi sporchi, riflessi sparsi, e congetture sperse
Terza puntata:
Sull’isola deserta
OK, adesso ci siamo arrivati. Quali
dieci fumetti porteresti su un isola deserta ?
A parte l’assurdità della domanda
(non è meglio un sacco con dei viveri, una coperta per la notte, un
coltello, un accendino piuttosto che l’ultimo numero di Tex ?),
calati nella parte per un attimo e rifletti:
Sull’isola ti serve l’acume
e la perspicacia del miglior osservatore, magari unito alla capacità
di curarti insolite malattie da solo, per evitare le più nascoste
insidie ed i trabocchetti maggiormente pericolosi
Sull’isola ti serve
l’epicità di una grande storia alle spalle. Perché sai
che squallore se sull’isola sei giunto a causa di Schettino. Molto
meglio immaginare un misto di Achab, Capitan Harlock e Nemo alla
guida della nave che ha naufragato
Sull’isola ti serve l’ironia
di capire che magari è tutto un gioco orchestrato da qualcuno di
più grande, magari è tutto un sogno o un videogioco o forse sei in
una storia di un fumetto che qualcuno sta leggendo proprio ora e
niente di tutto ciò è reale
Sull’isola ti serve
l’umanità di accettare la natura intorno a te e vedere un
amico in ogni angolo verso cui ti giri, anche quelli più bui e
nascosti
Sull’isola ti serve il
senso della memoria storica per non dimenticare da dove arrivi e
chi sei veramente, in modo da non perderti nel futuro incerto che ti
si prospetta davanti
Sull’isola ti serve la
forza di sognare anche mentre stai morendo di fame e sete,
perché solo nel sogno ti puoi allontanare per un momento dalle lame
e dai rigori della realtà che ti sta uccidendo
Sull’isola ti serve il
coraggio di urlare all’universo che ciò che sta accadendo a
te e ai tuoi simili (perché, come dice Sting, miliardi di altre
isole come la tua ti stanno intorno, ognuna con il suo naufrago) che
tutto ciò non è giusto e che il tuo popolo di naufraghi ha una
chance di farcela
Sull’isola ti serve un
tuo fido “Venerdì” pronto a lanciarti un’arma quando i
nemici si faranno più vicini, ma anche disposto a sdrammatizzare il
momento in cui gli stessi nemici vinceranno senza appello la sfida
Sull’isola ti serve la
testardaggine di dire sempre e comunque la tua opinione, anche
se non tutto il mondo intorno a te è in grado di ascoltarti o di
darti ragione
Sull’isola ti servono
possenti muscoli quando salterai dalla rupe per affidarti
all’abbraccio dell’oceano che finalmente ti porterà a casa. A
patto di non atterrare sugli scogli…
E’ per questi motivi che
sull’isola deserta io porterei…
L’opera omnia (25 volumi ,
Hazard Edizioni) di Black Jack, di Ozamu Tezuka, il Dio dei
Manga, perché il dr. House non l’hanno inventato gli americani
pochi anni fa, ma quest’uomo trent’anni prima….
La prima edizione in volume
(della Rizzoli) di Watchmen, di Alan Moore, perché se
un’opera si giudica dai suoi contenuti e dall’impatto che essi
hanno sulla vita di ognuno di noi, è un’infamia che questo volume
non sia fatto studiare a scuola subito dopo la Divina Commedia e
prima dei Promessi Sposi (che però non avevano un personaggio così
magico e perfetto come il dr. Manhattan)…
La run di She Hulk di John
Byrne , il più grande meta-fumetto di tutti i tempi (magari in
edizione originale, visto come l’hanno tradotta da cani e non
integralmente in Italia su “Super Comics” della MBP), cioè i
numeri 1/8-31/46,48/50, per capire come fa un fumetto a prendersi in
giro al massimo e risultare vincente proprio per questo.
Il ciclo completo di Ken
Parker, qualunque edizione sia, aspettando che venga finita la
sua storia da Berardi e Milazzo (vorrei credere per ragioni
solamente letterarie ma temo sia più per mero intento commerciale,
ma va bene lo stesso, fatelo uscire da quella prigione una buona
volta e passate ad altro, please….)
Maus di Art Spiegelman,
che mi disse tempo fa ad un incontro che, secondo lui, tra 1000 anni
solo più gli scarafaggi sarebbero stati in grado di leggere le sue
opere, essendo gli unici esseri viventi sopravvissuti all’umanità.
Comunque credo che anche le blatte avrebbero da imparare da un tale
capolavoro
Tutto Sandman di Neil
Gaiman, non importa se nelle lussuose edizioni da decine di
euro, perché nei primi , sottilissimi albetti Comic Art, quando
veniva chiamato “fumetto dark”, negli anni ’80, quando nessuno
ancora lo decantava tanto , quando non aveva vinto ogni premio
possibile (anche fuori dall’ambiente fumettistico), c’era già
tutta la magia e la poesia di quest’immenso personaggio e del suo
creatore
L’eternauta di Oesterheld
e Lopez, magari la primissima edizione tra le pagine di
Lanciostory, perché nessuno avrebbe mai potuto immaginare che in
quei fumetti dalla carta ignobile e dall’utenza più popolare
possibile c’era la Storia che grondava sangue, con la sua vicenda
di desaparecidos, morti e sofferenza
L’old boy del nostro fumetto,
Dylan Dog. Perché se il fumetto d’autore arriva sui
giornali quotidiani, nelle piazze il primo Maggio, nelle campagne
pubblicitarie e tra le mani di migliaia di ragazze al posto di
facebook o di altre trappole informatiche, è solito merito suo, non
della Disney o di Stan Lee (e di Hollywood): dal cinema esci e sei
come prima. Da una storia di Sclavi semplicemente NO
TuttoMafalda di Quino
(volumone Mondadori), perché ha avuto il coraggio, come solo
pochissimi grandi sanno fare, di dire basta quando il personaggio
aveva finito di dire la sua, lasciando ai posteri un Michelangelo
delle nuvole parlanti e non un contenitore mezzo vuoto da sfruttare
all’infinito
Rat-Man di Leo Ortolani,
perché ognuno di noi flette i muscoli ed è nel vuoto. È
l’atterraggio che distingue i Fantozzi dai Briatore, dannazione
Comunque se poi Corto Maltese ti
viene a salvare, magari sulla nave dei pirati di Asterix, con Chiara
di Notte al suo fianco ed Eta Beta appollaiato sull’albero maestro
vicino a Marv di Sin City, tutti inseguiti dai Morti che Camminano di
Kirkman, non ti lamentare….
Arrivederci tra le
strisce sindacate, folks!!!!!!!
Coming soon : La lunga strada
per la libertà, ovvero un piccolo cammino insieme a voi in oltre 20
anni di dediche, disegni, autografi, aneddoti (spero) divertenti,
incontri e scontri dal mondo del fumetto e della letteratura.
…..Parte 1, comunque….
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