martedì 13 maggio 2014

Allegria di naufragi

La spelonca psichedelica del Maurello
Ovvero come un perfetto sconosciuto partecipa ad un blog di amici (Sturiellet) con versi sporchi, riflessi sparsi, e congetture sperse



Terza puntata: Sull’isola deserta
OK, adesso ci siamo arrivati. Quali dieci fumetti porteresti su un isola deserta ?
A parte l’assurdità della domanda (non è meglio un sacco con dei viveri, una coperta per la notte, un coltello, un accendino piuttosto che l’ultimo numero di Tex ?), calati nella parte per un attimo e rifletti:
  1. Sull’isola ti serve l’acume e la perspicacia del miglior osservatore, magari unito alla capacità di curarti insolite malattie da solo, per evitare le più nascoste insidie ed i trabocchetti maggiormente pericolosi
  2. Sull’isola ti serve l’epicità di una grande storia alle spalle. Perché sai che squallore se sull’isola sei giunto a causa di Schettino. Molto meglio immaginare un misto di Achab, Capitan Harlock e Nemo alla guida della nave che ha naufragato
  3. Sull’isola ti serve l’ironia di capire che magari è tutto un gioco orchestrato da qualcuno di più grande, magari è tutto un sogno o un videogioco o forse sei in una storia di un fumetto che qualcuno sta leggendo proprio ora e niente di tutto ciò è reale
  4. Sull’isola ti serve l’umanità di accettare la natura intorno a te e vedere un amico in ogni angolo verso cui ti giri, anche quelli più bui e nascosti
  5. Sull’isola ti serve il senso della memoria storica per non dimenticare da dove arrivi e chi sei veramente, in modo da non perderti nel futuro incerto che ti si prospetta davanti
  6. Sull’isola ti serve la forza di sognare anche mentre stai morendo di fame e sete, perché solo nel sogno ti puoi allontanare per un momento dalle lame e dai rigori della realtà che ti sta uccidendo
  7. Sull’isola ti serve il coraggio di urlare all’universo che ciò che sta accadendo a te e ai tuoi simili (perché, come dice Sting, miliardi di altre isole come la tua ti stanno intorno, ognuna con il suo naufrago) che tutto ciò non è giusto e che il tuo popolo di naufraghi ha una chance di farcela
  8. Sull’isola ti serve un tuo fido “Venerdì” pronto a lanciarti un’arma quando i nemici si faranno più vicini, ma anche disposto a sdrammatizzare il momento in cui gli stessi nemici vinceranno senza appello la sfida
  9. Sull’isola ti serve la testardaggine di dire sempre e comunque la tua opinione, anche se non tutto il mondo intorno a te è in grado di ascoltarti o di darti ragione
  10. Sull’isola ti servono possenti muscoli quando salterai dalla rupe per affidarti all’abbraccio dell’oceano che finalmente ti porterà a casa. A patto di non atterrare sugli scogli…
E’ per questi motivi che sull’isola deserta io porterei…
  1. L’opera omnia (25 volumi , Hazard Edizioni) di Black Jack, di Ozamu Tezuka, il Dio dei Manga, perché il dr. House non l’hanno inventato gli americani pochi anni fa, ma quest’uomo trent’anni prima….
  2. La prima edizione in volume (della Rizzoli) di Watchmen, di Alan Moore, perché se un’opera si giudica dai suoi contenuti e dall’impatto che essi hanno sulla vita di ognuno di noi, è un’infamia che questo volume non sia fatto studiare a scuola subito dopo la Divina Commedia e prima dei Promessi Sposi (che però non avevano un personaggio così magico e perfetto come il dr. Manhattan)…
  1. La run di She Hulk di John Byrne , il più grande meta-fumetto di tutti i tempi (magari in edizione originale, visto come l’hanno tradotta da cani e non integralmente in Italia su “Super Comics” della MBP), cioè i numeri 1/8-31/46,48/50, per capire come fa un fumetto a prendersi in giro al massimo e risultare vincente proprio per questo.
  2. Il ciclo completo di Ken Parker, qualunque edizione sia, aspettando che venga finita la sua storia da Berardi e Milazzo (vorrei credere per ragioni solamente letterarie ma temo sia più per mero intento commerciale, ma va bene lo stesso, fatelo uscire da quella prigione una buona volta e passate ad altro, please….)
  3. Maus di Art Spiegelman, che mi disse tempo fa ad un incontro che, secondo lui, tra 1000 anni solo più gli scarafaggi sarebbero stati in grado di leggere le sue opere, essendo gli unici esseri viventi sopravvissuti all’umanità. Comunque credo che anche le blatte avrebbero da imparare da un tale capolavoro
  4. Tutto Sandman di Neil Gaiman, non importa se nelle lussuose edizioni da decine di euro, perché nei primi , sottilissimi albetti Comic Art, quando veniva chiamato “fumetto dark”, negli anni ’80, quando nessuno ancora lo decantava tanto , quando non aveva vinto ogni premio possibile (anche fuori dall’ambiente fumettistico), c’era già tutta la magia e la poesia di quest’immenso personaggio e del suo creatore
  5. L’eternauta di Oesterheld e Lopez, magari la primissima edizione tra le pagine di Lanciostory, perché nessuno avrebbe mai potuto immaginare che in quei fumetti dalla carta ignobile e dall’utenza più popolare possibile c’era la Storia che grondava sangue, con la sua vicenda di desaparecidos, morti e sofferenza
  6. L’old boy del nostro fumetto, Dylan Dog. Perché se il fumetto d’autore arriva sui giornali quotidiani, nelle piazze il primo Maggio, nelle campagne pubblicitarie e tra le mani di migliaia di ragazze al posto di facebook o di altre trappole informatiche, è solito merito suo, non della Disney o di Stan Lee (e di Hollywood): dal cinema esci e sei come prima. Da una storia di Sclavi semplicemente NO
  7. TuttoMafalda di Quino (volumone Mondadori), perché ha avuto il coraggio, come solo pochissimi grandi sanno fare, di dire basta quando il personaggio aveva finito di dire la sua, lasciando ai posteri un Michelangelo delle nuvole parlanti e non un contenitore mezzo vuoto da sfruttare all’infinito
  8. Rat-Man di Leo Ortolani, perché ognuno di noi flette i muscoli ed è nel vuoto. È l’atterraggio che distingue i Fantozzi dai Briatore, dannazione
Comunque se poi Corto Maltese ti viene a salvare, magari sulla nave dei pirati di Asterix, con Chiara di Notte al suo fianco ed Eta Beta appollaiato sull’albero maestro vicino a Marv di Sin City, tutti inseguiti dai Morti che Camminano di Kirkman, non ti lamentare….


Arrivederci tra le strisce sindacate, folks!!!!!!!


Coming soon : La lunga strada per la libertà, ovvero un piccolo cammino insieme a voi in oltre 20 anni di dediche, disegni, autografi, aneddoti (spero) divertenti, incontri e scontri dal mondo del fumetto e della letteratura. …..Parte 1, comunque….

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