lunedì 18 maggio 2015

Rinascimento italiano.

L'astrolabio di ghiaccio
Naso peloso, sfrucugliando nelle enormi biblioteche del condominio, ha scoperto un raffinato e complesso racconto, ambientato nella prima metà del 1500: un antico manoscritto in cui si descrivono i codici delle Effemeridi perdute, utili alla comprensione e all'uso dell'Astrolabio di Ghiaccio, un'invenzione che secondo le leggende cambierebbe le prospettive del mondo e della volta celeste. Uno strumento tenuto nascosto nella capitale della cristianità da Papa Clemente VII.
Il sultano Suleyman lo vuole ritrovare, per riportarlo nel cuore dell'impero Ottomano a Bisanzio; e per fare ciò libera dalle sue prigioni il figlio di un ricco mercante, Bashir Hafez, la cui unica colpa è stata quella di aver dimostrato il potere della matematica sulla natura, attraverso l'astronomia.
Il viaggio sarà lungo e pericoloso. Sbarcando a Venezia, il giovane mussulmano si scontrerà con la decadenza del Sacro Romano Impero e un'Italia divisa tra gli imperatori Asburgo a nord, le repubbliche Marinare e i Borboni al sud e, al centro, lo stato Pontificio, asseragliato nel cuore di Roma, costretto ad affrontare un estenuante assedio da parte dei Lanzichenecchi: un esercito di mercenari addestrati e pronti a tutto in rappresentanza del santissimo Lutero e dell'imperatore germanico Carlo V di Borbone. In gran segreto tutti i componenti di questo scacchiere geopolitico stanno arrivando a Roma per lo stesso motivo: il leggendario Astrolabio. La capitale sta per subire il più devastante attacco della sua storia. La città eterna verrà violentata e depredata e le sue cattedrali trasformate in caserme e sale delle torture. Chi riuscirà a scoprire dov'è nascosto i leggendario Astrolabio? I luterani, Bashir e suoi misteriosi alleati o Clememnte VII, che confinato a Castel Sant'Angelo è pronto a corrompere con i propri tesori l'esercito di mercenari che ha messo a ferro e fuoco la città? 



I disegni di Palma sono dei veri e propri affreschi: i paesaggi esotici di Bisanzio, le raffinate rappresentazioni di Venezia, la decadente Roma. Spiccano la cura e l'amore per il particolare, dai costumi dell'epoca, le armature, le spade con le raffinate impugnature, alle accurate scene di caccia nei territori toscani. Il tutto colorato con una ricca tavolozza di rossi e gialli (delle tende da campo), fino ai meravigliosi verdi e marroni dei boschi e delle campagne del centro Italia e della selvaggina e delle piume dei fagiani. Ma il tocco di classe è quella Roma decadente della metà del '500, con i resti delle vestigia di un impero che ha colonizzato il mondo, ora ridotto all'ombra di sé stesso. se non fosse per la maestosa presenza architettonica e artistica di capolavori in totale abbandono come il Colosseo e Castel Sant'Angelo, che fanno da sfondo a un papa in fuga. Insomma un prodotto raffinato, colto che onora il talento di due grandi artisti italiani che per lavorare sono dovuti andare in Francia. 

Sturiellet vi ha parlato di:
L’Astrolabio di Ghiaccio, di Luca Blengino, Antonio Palma. € 13.95
Lineachiara RW edizioni.

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