mercoledì 13 maggio 2015

Primati sovietici

Josif - 1957

Autori: Davide Barzi (testi), Fabiano Ambu (disegni), Rosa Puglisi (colori, lettering, grafica)

Editore: RW-Lineachiara
Formato: cm 17×24, colori, 128 pag. brossurato con alette.
Prezzo: € 13,95

Josif narra di avvenimenti realmente accaduti nell'ex unione sovietica dal 1945 al 1960 (quindici anni, della storia occidentale, ancora secretati sia dalla CIA che dal KGB). 

Stalin viene rappresentato come un eccentrico capo di stato ossessionato dal mito dell'uomo d'acciaio sovietico. Il baffuto dittatore. persuaso inizialmente di poter utilizzare i gorilla per creare un super esercito a protezione da possibili attacchi nucleari americani, è talmente fissato con questo progetto scientifico da guardarsi continuamente il King Kong del 1932. Ne consegue l'importazione in terra sovietica di numerosi esemplari di gorilla per poter sperimentare incroci, anche, con volontari umani. Il protagonista della storia è il figlio di uno di questi incroci blasfemi, Josif, un gorilla che prima di chiunque altro verrà spedito in orbita al culmine della conquista spaziale. Il mito si compie nella coincidenza delle date che corrispondono sia alla morte di Stalin che alla nascita di Josif, dando origine alla "mistica" coincidenza in cui il primate, per la stralunata mitologia karmico-socialista, incarnerà la figura del "Padre celeste della rivoluzione ". Ma il successo della missione avrà il duplice scopo politico di porre le basi al revisionismo post-staliniano legato, anche, al mito del " Homo Sovieticus" che , per Stalin, incarnava, a livello biologico, la supremazia dell'ideale "Marxista-Leninista" del cittadino modello dei Soviet. 

La narrazione, per quanto realistica, mantiene i ritmi musicali della parodia; a tratti, il lettore, viene coinvolto da elementi onirici dovuti alle visioni di Josif, spesso, drogato per evitarne attacchi d'ira nei confronti di militari e scienziati. Il confine tra mito, leggenda e realtà, come scritto inizialmente, non è chiaro a causa delle fonti che, ancora oggi, non vengono confermate dai governi dell'ex Unione Sovietica e Americana.
Il disegno di Ambu rivela un'attenta conoscenza della grafica utilizzata dalla propaganda comunista, rivelandone gli eccessi ma anche l'eleganza stilistica. I colori e i retini della Puglisi confermano il grande affiatamento del team creativo e rispettano fino il fondo il lavoro del disegnatore. In definitiva un prodotto estremamente originale, accurato ma, sopratutto, con un attento reparto storico-redazionale, arricchito con rare foto dell'epoca che chiudono il volume, dando al lettore un totale appagamento sia artistico che documentaristico. Un prodotto editoriale tutto made in italy, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che l'alternativa ai soliti indagatori di brutti sogni, romantici vampiri e eterni cowboy in camicia gialla, esiste eccome.

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