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lunedì 31 marzo 2014
Due come noi e altre novità.
sabato 29 marzo 2014
Il magnifico Blacksad.
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Dopo tre anni di attesa, la quinta avventura del detective Blacksad, tra atmosfere da road-movie e richiami alla beat generation campeggia tra gli scaffali della fumetteria Sturiellet.
«Scenari mozzafiato e trame apertamente ispirate ai classici del giallo hardboiled e del cinema noir americano: questo, per quattro volumi, è stato Blacksad, una serie che mescola alla forza di uno stile quasi disneyano la suspense di un buon poliziesco, di quelli che hai sempre voglia di leggere.
In questo attesissimo nuovo episodio, il quinto, il roccioso e disincantato detective John Blacksad veleggia verso Amarillo, Texas, alla ricerca del poeta beatnik Chad Lowell e del suo compare, scappati a bordo di un’auto rubata.Le tracce dei due malviventi condurranno Blacksad fino al circo Sunflower, dove gli artisti non si mostreranno particolarmente inclini ad agevolare le indagini…
Ma non vogliamo svelarvi altro. Se non forse questo: il quinto volume di Blacksad somiglia più a On the road che a un noir vero e proprio. Contiene un genuino desiderio di avventura, e ha un tono più solare. Giallo. Come la Cadillac in copertina.
E poi, non crediamo di aver bisogno di aggiungerlo. I disegni di Juanjo Guarnido sono sempre uno spettacolo.»
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giovedì 27 marzo 2014
Cori il mozzo di Bob De Moor.
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Spesso la strabordante produzione mainstream di Panini prende il sopravvento negli annunci che tutte le fumetterie dedicano all'editore modenese su blog e pagine facebook. E la nostra giovanissima fumetteria non può fare eccezione. Nondimeno non bisogna trascurare le interessanti proposte che ci vengono dai piccoli editori. In questo ci viene in aiuto quel gatto sornione di Miste Rprogressive, grande lettore di fumetti e grande amico di ogni fumettivendolo che operi sulla piazza torinese, grazie alle sue interessanti recensioni.
In questa occasione ci invita alla lettura di Cori il mozzo, guarda caso da qualche giorni esposto tra gli scaffali della vostra umile fumetteria di fiducia.
A te la parola Miste.
«A poche settimane dall’approdo (parola non usata a caso) della serie Barbarossa nelle fumetterie d’Italia, ecco che giunge nei nostri colorati porti un’altra serie marinaresca dal classico stile Linea Chiara, tipica di quegli anni e che hanno caratterizzato serie come Blake & Mortimer, Tin Tin e Lefranc (anche questo stampato dalla Nova Express, che sta effettuando un recupero dei fumetti più storici e classici, vedi anche Krazy Ignatz, ma anche il futuro progetto di Storm). Oltre al tratto, DeMoor, ha ricalcato anche le atmosfere tipiche di Blake & Mortimer e Co., ed infatti le avventure di questo provetto marinaio, sono un susseguirsi di rocamboleschi parapiglia, inseguimenti, rapimenti e scorribande di vario genere su e giù per il Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, sulle navi delle Compagnia delle Indie. La differenza rispetto al Barbarossa...»
Scusate.. interrompo un secondo l'amico Miste per ricordarvi la sua recensione di Barbarossa pubblicata qualche giorno fa sul nostro blog (ndr Pippo Sballato). Bravo Miste, prosegui pure.
«...di Charlier e Hubinon è l’ingenuità di fondo (nel senso più buono del termine) che pervade il fumetto di Cori Il Mozzo (almeno in questo primo numero), ed il fatto che l’avventura più che essere incentrata su di un tema di ampio respiro inframmezzato da azione e coup de théatre (come nel caso di Barbarossa) è più che altro caratterizzata da una serie di botta e risposta il cui filo conduttore è appena, appena accennato. Attenzione, questo non vuol dire che sia un punto a sfavore di Cori il Mozzo, ma solo che è all’interno di tale genere narrativo che va inserito. Anche le prime storie di Tin Tin e B&M avevano questa caratteristica, che man mano è sparita per dar spazio sempre ad avventure ricche di espedienti narrativi interessanti in termini di azione e dinamicità, ma con un filo narrativo più intenso e di forte impatto. È ovvio che questo fumetto farà letteralmente impazzire tutti gli amanti della BD più classica e più Ligne claire, ma potrà essere anche una buona occasione, per coloro che non ne sono a conoscenza, di avvicinarsi ad un fumetto comunque interessante e ben strutturato. Cori il mozzo vi sorprenderà per la sua audacia ed il suo spirito indomito, per la voglia di vivere e di combattere e per l’amore per il mare. Levate l’ancora vecchi lupi di mare, si parte con Cori Il mozzo.» |
mercoledì 26 marzo 2014
Zaya e altre novità di giornata.
lunedì 24 marzo 2014
Novità del lunedì
Ultime novità Lion e Star. |
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mercoledì 19 marzo 2014
Kenichi e altre novità Panini.
Le novità Panini della settimana. |
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Da Alastor.
Le novità Lion e Star della settimana... scorsa. |
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lunedì 17 marzo 2014
Dal cestino della straccia.
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![]() In questo capitolo si narrano gli eventi che Anna Kharkova dovette affrontare, con l'aggravante specifica di essere una donna: dalla cattura da parte dei nazisti, alla successiva liberazione da parte dei propri connazionali; e, successivamente, la condanna ai campi di prigionia russa per diserzione. Accusa montata a tavolino da quegli ufficiali che poco si adattavano all'idea che una donna più abile di certi maschietti a guidare aeroplani o carri armati potesse essere molto più che un campionario di dolci curve in uniforme. Ma la cosa più bella di questo racconto è la disarmante semplicità con cui Garth Ennis riassume le tacite alleanze, prima, e l'intervento politico-militare, dopo, della Russia di Stalin nella II G. M. (mostrando come i dittatori siano soliti andare a braccetto con la stessa facilità con cui tra loro si ingannano; ovviamente a spese del popolo schiavo, e carne da cannone); o come osservi la decadenza dell'impero coloniale inglese che portò Churchill nel '39 a dichiarare guerra, da solo, al criminale regime nazista, dopo le vessazioni politiche e le perdite umane causate in India dall'impero britannico (in cerca di una sorta di redenzione di fronte a Dio?). Comunque quello che più conta in questa storia sono le vivide figure femminili, portatrici di un tale coraggio e di una tale dignità nell'affrontare il sacrificio, la battaglia e la morte come mai nessun uomo sarebbe in grado di fare; con con più quella leggerezza e consapevolezza tipica degli angeli.» |
domenica 16 marzo 2014
Cosa c'è alla Sturiellet?
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Con un piccolo aiuto di un amico della fumetteria Sturiellet diamo un'occhiata a qualche volume che campeggia tra gli scaffali della fumetteria e che secondo noi meriterebbe la vostra attenzione. Questo post lo dedichiamo al volume di Barbarossa pubblicato recentemente dalla Nona Arte: un classico.
Lascio la parola a Miste Rprogressive: ![]() La Nona Arte continua il recupero della Bande Dessinée più storica, e più specificatamente con le storie della coppia Charlier (soggetto) ed Hubinon (disegni). ![]()
Seppur datate, le storie sono ottime, con colpi di scena e soluzioni narrative che sono diventati classici del genere, ancora oggi pienamente godibili anche da coloro che non sono amanti di un fumetto più classico.
Il volume raccoglie le prime due storie del formidabile duo: “Il demone dei caraibi” e “Il re dei sette mari”. Nel primo racconto si sviluppano tutte caratteristiche che serviranno successivamente a dare il via all’opera intera, infatti, la storia si sviluppa su di un arco temporale di 15 anni in modo da farci conoscere la crescita spirituale, intellettuale e fisica di Eric, un bambino sopravvissuto ad una delle razzie di Barbarossa e che lo stesso ha preso sotto la sua ala. Questa crescita è importante per lo sviluppo delle storie successive, in quanto porterà ad una conflittualità tra lo stesso Eric e Barbarossa. Come anticipazione penso possa bastare.
Un buon fumetto, ben disegnato, ben congegnato e con ottimi sviluppi narrativi. Sicuramente per appassionati del genere, ma anche per coloro che vogliono leggere qualcosa di diverso, anche lontano dai propri abituali generi. Solo una cosa: saltate l’introduzione e riprendetela dopo aver letto le due storie, in quanto, lo spoiler alert lampeggia rosso a manetta. Buona lettura.
Miste Rprogressive |
giovedì 13 marzo 2014
Arrivi Panini della settimana.
Diritto e rovescio. |
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martedì 11 marzo 2014
In ordine sparso.
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sabato 8 marzo 2014
Tre donne intorno al cor...*
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Nel giro di pochi giorni sono arrivati alla Sturiellet tre fumetti che oltre alle date d'uscita hanno non pochi punti in comune:
Hans, il capolavoro sci-fi di Grzegorz Rosinski Khaal Cronache di un imperatore galattico, con testi di Louis e disegni di Valentin Sécher Snow Piercer di Jean-Marc Rochette, Jacques Lob e Benjamin Legrand. Intanto la trinità appartiene interamente al genere sci-fi da noi sturiellettari tanto amato. Il libraio Corrado si è gettato a capofitto nella lettura, e ne ha tratto a margine alcune considerazioni.
Allora Corrado?
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In Hans, la Lei in questione ha almeno il potere di indurre il nostro protagonista a una straordinaria trasformazione, mutandolo in un "ribelle dei viaggi nel tempo". Per lei, infatti, Hans abbandona la rispettabile uniforme di agente spazio-temporale per ritrovarsi fuorilegge a combattere mostri e lucertole giganti, inseguito da ex colleghi che cercano di arrestarlo. Niente di più plausibile essendo, lui, una sorta di disertore che, invece di rubare cavalli o automobili, sequestra razzi interplanetari. In tutto questo la nostra lei che fa? urla, si dimena e gli sospira tutto il suo Amore.
Infine, eccoci alla star del momento: Snow Piercer. L'opera ha goduto di una favolistica e grottesca trasposizione cinematografica in puro stile visionario made in Corea. Anche qui il protagonista è un vero "maschio", come del resto anche gli altri artefici del destino dell'umanità che incontriamo nella storia: progettisti, programmatori e dirigenti di questo straordinario treno, metafora della decadenza occidentale; tutti masculi!
Le donne invece sono segregate in ruoli di segretarie, mamme chiocce, spogliarelliste, prostitute... e il solito, banale ruolo della spalla, romanticamente arpionata a Lui (il ribelle, il liberatore, l'illuminato). L'eroina coprotagonista lo accompagnerà ovunque, delusa (ma romantica) intellettuale, seguendolo nella lunga risalita dalla coda del treno fino alla locomotiva, per affrontare un altro "Lui": il padre di tutti i sopravvissuti della grande glaciazione. Che fine farà la coprotagonista? Poco importa! La morale della storia è sapere cosa farà lui, quando incontrerà il signore della locomotiva dal moto perpetuo.
Pazienza! Ancora una volta è andata così... Ma le eccezioni ci sono: prendete "Barbara" di Zanotto, femmina ribelle, come da prassi procace e prosperosa (che il fumetto si deve vendere), ma tuttavia al pieno centro della storia e della Storia. Certo va spiegato come faccia una signorina ad affrontare le paludi urticanti, stracolme di zanzare e spine velenose, vestita solo di hot pants e reggiseno (e di un fucilone spara laser)... ma questa è un'altra storia.»
*P.S. Un ringraziamento solenne a Padre Dante
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