La prima notizia è che ieri è arrivato alla libreria del fumetto il nuovo atteso numero di The Walking Dead. La nostra Fumetteria partecipa all'iniziativa THE WALKING DEAD CONTEST: i primi trenta acquirenti che non si vergogneranno di dire al libraio, contenstualmente all'acquisto, la "parola d'ordine" (la trovate
QUI )
riceveranno nientepopodimenoche una cartolina di TWD. La seconda notizia (avrete già intuito) è che ieri sono arrivate le novità della settimana (scorsa) di Lion, Goen, Magic, e non solo. Qui sotto l'elenco completo, e più sotto ancora, un altro po' di chiacchiere:
Editore |
Titolo |
ALASTOR |
MEGA 3a # 177 |
BAO |
FIRST WAVE # 1 |
BLACK VELVET |
CASTRO |
CAGLIOSTRO |
SCI-FI GOLDEN AGE COLLECTION – JACK KIRBY |
CAGLIOSTRO |
SUPERHEROES GOLDEN AGE COLLECTION # 1 |
GOEN |
MOMOGUMI # 2 |
KING COMICS |
USAGI YOGIMBO # 9 |
LION |
BATMAN GIUDIZIO SU GOTHAM |
LION |
HELLBLAZER # 23 |
LION |
IL MONDO DI FLASHPOINT # 2 – BATMAN E SUPERMAN |
LION |
LANTERNA VERDE # 21 |
LION |
SUPERMAN # 58 |
MAGIC |
BOUNCER (INTEGRALE) # 2 |
MAGIC |
HEAVY METAL DREDD |
SALDAPRESS |
THE WALKING DEAD # 11 |
ZERO1 |
SPEEDERMAN # 3 |
Se avete pensato che spaccare una vetrina per irrompere in un bar, allo scopo di braccare quattro gatti No Tav (con l'ingresso principale aperto a pochi metri di distanza), fosse davvero macho e reazionario al punto giusto, non avete ancora letto Heavy Metal Dredd della Magic Press. (Beh, perforza: è uscito solo ieri). Non fatevelo mancare. Con i disegni plastici e goliardici di Simon Bisley, una quindicina di avventurette del più violento e spietato giustizialista dell'universo. Se siete tentati di fare di tutta l'erba un fascio, se per voi non esistono sfumature di grigi, ma è tutto bianco e nero (soprattutto nero), leggete queste storie come una parodia e un antidoto a voi stessi. E se non siete di tale pasta pure sfogate e stanate il fascista che è in voi. Perché è riconoscendo il lato oscuro che alberga in ognuno (e non facendo finta che non esista) che eviteremo che finisca per scorazzare per le strade. E che ci venga la tentazione di affidare al primo Giudice Dredd, che si facesse avanti, la soluzione dei mali che affliggono la società.
«Quando
il Paese retto a democrazia si ubriaca, con l’aiuto di cattivi
coppieri, di libertà confondendola con la licenza, salvo a darne colpa
ai capi, accusandoli di essere loro i responsabili degli abusi e
costringendoli a comprarsi l’impunità con dosi sempre più massicce
d’indulgenza verso ogni sorta d’illegalità e di soperchieria; quando
questo Paese si copre di fango accettando di farsi servo di uomini di
fango per poter continuare a vivere e ad ingrassare nel fango; [...] quando i capi tollerano tutto quanto per guadagnare consensi [...]; c’è da
meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto,e che dappertutto nasca
l’anarchia e penetri nella società, nelle case e perfino nelle stalle?». «In un ambiente siffatto [...] in cui tutto si
mescola e si confonde, in cui chi comanda finge, per comandare sempre di
più, di mettersi al servizio di chi è comandato e lusinga, per
sfruttarne tutti i vizi; in cui i rapporti fra gli uni e gli altri sono
regolati soltanto dalle reciproche compiacenze nelle reciproche
tolleranze; [...] in cui l’unico rimedio contro la
raccomandazione consiste nella reciprocità e nella moltiplicazione dei
favori; [...] in un ambiente siffatto, quando raggiunge il culmine
dell’anarchia, e nessuno è più sicuro di nulla e nessuno crede nel
futuro; in un ambiente siffatto, dico, pensi che il cittadino
accorrerebbe a difendere la libertà, quella libertà, dal pericolo
dell’autoritarismo?”. “Ecco, secondo me come nascono e donde nascono le
varie forme di tirannide. [Quando] la
democrazia per l’inettitudine dei suoi
capi, precipita nella corruzione e nella paralisi, allora la gente si
separa da coloro cui fa colpa di averla condotta a tanto disastro e si
prepara a rinnegarla prima con sarcasmo, poi con rabbia, infine con la
violenza che della tirannide è pronuba e levatrice».«Così muore la democrazia: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo»*.
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* La Repubblica, VIII, Platone, 370 a.C. |
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