giovedì 30 maggio 2013

Ricorrenze.

Il potere della fantasia, la fantasia al potere.

Al recente Salone del Libro si è festeggiato il quarantennale dalla prima edizione de "La grammatica della fantasia" di Gianni Rodari. Per quelli come noi che, in un certo senso, dai frutti di questa grammatica traggono il pane quotidiano, una ricorrenza come questa è un po' come un secondo compleanno (tra l'altro, di anni genetliaci lo scrivente ne conta appena 3 in più). Al di là dell'importanza assoluta di questo testo, ci piace che in esso vi sia anche traccia del rispetto e dell'apprezzamento che il grande autore nutriva per il medium che tanto è entrato a far parte della nostra vita, da quando sudiamo e fatichiamo alla Libreria 901: il fumetto (vedi qui). Cosa tanto più meritevole in quanto espressa in tempi e in un contesto culturale meno favorevoli dei nostri. Un altro buon motivo dal nostro punto di vista per invitare tutti coloro che non avessero quest'opera nella loro libreria, di procurarsela o di chiederla in prestito in biblioteca.

La testa del chiodo
La palma della mano
i datteri non fa,
sulla pianta del piede
chi si arrampicherà?
Non porta scarpe il tavolo,
su quattro piedi sta:
il treno non scodinzola
ma la coda ce l'ha.
Anche il chiodo ha una testa,
però non ci ragiona:
la stessa cosa capita
a più d'una persona.

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